Giacinto Papa
L'autore della realizzazione scrive:
Per raggiungere questo risultato ho scelto di utilizzare per la scheda Archimede e per l'alimentatore due contenitori separati e chiusi, niente valvole a vista.
Ho utilizzato cavo di segnale coassiale, quindi schermato, e ho mantenuto i cavi più corti possibile. Per questo ho scelto di porre gli ingressi sul frontale e le uscite con la presa di alimentazione sul lato posteriore.
I contenitori scelti sono della serie economica di HiFi2000, misure interne 180x250 mm, altezza 100 mm. Questi contenitori, spesso sottostimati, offrono una eccellente schermatura e hanno una struttura "antica", basata su due scatolati laterali che permettono possibilità di assemblaggio interessanti.
Volendo trovare un difetto, i pannelli frontale e posteriore sono molto leggeri. Di contro risultano facilissimi da forare e una volta assemblati hanno una rigidità strutturale accettabile. L'aspetto esteriore è in stile pro-vintage, niente telai in legni pregiati e spesse lastre metalliche luccicanti. Personalmente trovo questi contenitori a loro modo belli, ma soprattutto comodi e funzionali. E costano pochissimo...
Anche se le valvole non sono in aria libera, le feritoie e l'altezza interna garantiscono una ottima ventilazione. Ho ascoltato per settimane, tenendo acceso Archimede anche per 6-8 ore al giorno senza avere problemi di temperatura.
Grazie alla struttura con gli scatolati laterali, utilizzando i fori già presenti su questi scatolati, ho provato a realizzare un montaggio della scheda elastico, tramite 4 o-ring. Grazie al contenitore chiuso e al montaggio elastico della scheda penso di essere riuscito a scongiurare ogni minimo problema di microfonicità.
Devo fare, però, alcune raccomandazioni. I vari cavi di segnale e alimentazione devono essere abbastanza elastici.
Se mai gli o-ring dovessero cedere, i distanziatori usati per ancorare gli o-ring impediscono che il lato inferiore della scheda possa toccare il fondo, scongiurando il rischio di cortocircuiti. Ma è preferibile porre del materiale isolante sul fondo, senza chiudere le feritoie.
Con questo assemblaggio il piano di massa della scheda non risulta collegato al telaio tramite i classici distanziatori metallici, pertanto è fondamentale collegare la massa della scheda al telaio tramite uno spezzone di cavo.
Riguardo l'alimentatore, ho preferito montare il trasformatore su una tavoletta ancorata agli scatolati piuttosto che avvitarlo direttamente sul fondo del contenitore. Mi sono anche permesso di sostituire il dissipatore premontato sui 4 diodi rettificatori con uno di peso e superficie radiante equivalente, ma di forma più comoda per lasciare libera la morsettiera e facilitare l'arrangiamento dei cavi. La presa filtro Schaffner è una piacevole sorpresa che ho trovato nel kit (sono presenti anche i connettori di segnale e un interruttore).
Per collegare l'alimentatore al pre ho scelto un normale cavo quadripolare schermato. Ogni conduttore è da 1,5 mmq. Le due tensioni camminano sui due cavi contrapposti, configurazione "star-quad". Lo schermo del cavo è collegato al telaio solo dal lato alimentatore.
Appena il kit è arrivato a casa mia, per provarlo ho montato il tutto su una tavola. Il suono, dopo le prime ore servite a rodare le valvole, è subito apparso buono. Ma naturalmente era presente un certo rumore di fondo.
Quando ho montato il pre nel contenitore, grazie all'ottima schermatura e ai percorsi cortissimi, e come se un fiore fosse sbocciato di fronte a me. Nel silenzio, un flusso avvolgente di ottima musica ha preso il sopravvento!
Grazie al montaggio elastico, che reputo eccezionalmente efficace nello scongiurare ogni segno di microfonicità, ho chiaramente avvertito un ulteriore miglioramento del suono. Non so usare le parole dei recensori, ma la sensazione è stata di maggiore plasticità, di una realistica tridimensionalità. Migliorate anche dinamica e timbro.
Per ultimo ho inscatolato l'alimentatore: non mi aspettavo cambiamenti. E mi sbagliavo! Anche qui miglioramenti, ulteriore riduzione del rumore e contrasto aumentato. Con l'assemblaggio sulla tavola, inizialmente, ero preoccupato per il rumore. Ora questo pre phono è tra i più silenziosi mai ascoltati, indipendentemente dalla tecnologia usata, valvole o stato solido.
L'Archimede così assemblato suona molto bene, tutto sembra semplicemente giusto. Il risultato ha ampiamente superato le aspettative. Trovo inutile sperticarsi in aggettivi roboanti. Qui c'è sostanza...
Ho avuto modo di confrontare l'Archimede con altri due pre phono che possiedo e anche con quelli di cari amici. Preamplificatori che costano 3 o 4 volte il costo complessivo sostenuto per l'Archimede e dei quali preferisco non fare il nome. Nessuno dei miei amici è uscito felice dopo il confronto (ma erano molto felici degli ascolti con l'Archimede, portati avanti per ore ed ore, disco dopo disco...). Penso che presto potrebbero contattare LESAHiFi...
Un sentito ringraziamento ad Antonio Pompei e alla sua famiglia per portare avanti questa piccola attività che dona emozioni così grandi.
Con affetto e riconoscenza
Giacinto Papa"
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