Vincenzo Basile
L'autore della realizzazione scrive:
Tanto tuonò che piovve, e il nuovo hawking è qui di nuovo a casa mia.
Ascoltai tale finale poco più di un anno fa, dall’amico Sandro, quando ancora si poteva fare assembramento all’interno di una stanza di ascolto. Restai molto incuriosito per il fatto che sembrava non suonasse rispetto al resto della mia catena hi fi al punto di domandargli “parla più forte non ti sento”.
L’impianto di ascolto risulta ottimizzato alla perfezione, i diffusori da 15 pollici coassiali a tromba, abbondantemente rodati e la posizione di ascolto ben collaudata. L’ambiente è assolutamente non simi anecoico, in quanto rido quando ascolto un impianto in un tale ambiente e che si fa notare bene solo in tale collocazione, ma viceversa arredato con gusto e con un fronte acustico ben simmetrico e impattante per via dell’alta efficienza dei diffusori. Al riguardo ricordo ancora un venditore di apparecchi audiofili della mia zona che durante le prove, all’interno della sua camera semi anecoica, girava il verso della presa elettrica convincendoti che ci fosse qualche magia sui suoi cavi di alimentazione elettrica (che vendeva alla modica cifra di un pre di Antonio!).
Il valvolare di costo abbordabile non è assolutamente una prerogativa dei costruttori audiofili, aprite qualcosa dal costo di svariate migliaia di euro e controllare dentro cosa contiene, resterete sconvolti nel non trovare quei componenti che tutti ricerchiamo quando realizziamo qualcosa di personale. Semplici resistente da mercatino, condensatori gialli con la dicitura cancellata per non dimostrare che si tratti di componentistica mediocre, valvole marchiate dalla stessa ditta quindi di provenienza non ben definita, schede circuitali opache e sporche, eppure diciamo che è spettacolare solo guardando l’etichetta.
Inizio a far scaldare le valvole che nella mia versione sono le KT88 Gold Lion direttamente acquistate dall’importatore ufficiale americano selezionate al milliampere (anche Antonio ha notato la perfetta selezione durante il collaudo strumentale). I condensatori di segnale (l’unico presente lungo la catena del segnale) sono gli ormai collaudati Clarity Cap CSA e le resistenze utilizzate sono tutte non induttive e a bassa tolleranza. Il mobile è in legno di iroko con il piano componenti in policarbonato a specchio nero. Tale piano risulta rinforzato da un ulteriore pannello di legno di rovere verniciato nero con le venature a vista. Tutto questo però vedete che non suona! Dà solo piacere agli occhi.
I primi cd sono di hard rock, tanto per scaldare le membrane e le orecchie, ma soprattutto per ottimizzare livelli, resa sonora e simmetria dei canali. Bastano pochissime battute per vedere Ian Gillan ben dritto di fronte a me ma arretrato di un paio di metri dietro i coassiali. Andiamo col cuore dei Pink Floyd nella versione original master. Il cuore batte solido, sostanzialmente diverso da quello riprodotto da uno stato solido, giustamente più esile nelle medie basse ma esteso da paura nel profondo degli hertz, smorzato senza code e con una dinamica che già può solleticare il vicinato ad insorgere. Io per fortuna sto in una villetta indipendente.
Nonostante i suoi 28W buoni la dinamica messa a dura prova da tali cd si dimostra più che adeguata, non manca nulla, la quasi totale assenza di distorsione porta ad alzare il volume fino ai limiti raggiungibili da tale finale al punto tale che i livelli di ascolto risultano proibitivi con i miei diffusori.
Si passa a dei Mercury degli anni 65 e si può subito apprezzare l’assoluta assenza di colorazioni del suono; la neutralità timbrica di tale finale è ai massimi livelli (se possedete un cd molto spigoloso e aspro potrebbe non piacervi più).
Andiamo a qualcosa di più impegnativo passando al Round-up della Telarc, arrivati ai piani orchestrali la scena non è per niente appiattita, si riconoscono perfettamente i violini in prima fila e i timpani in fondo al palcoscenico.
In realtà, arrivati ai micidiali colpi di timpano riprodotti dal finale, si scopre una vera forza della natura con una dinamica a disposizione adeguatissima e in grado di soddisfare l’orecchio più esigente.
Inutile dire che con del sano jazz at the pawnshop della proprius ci si sente all’interno del locale come se si stesse partecipando all’evento, la voce di Diana krall in Like someone in love accompagnata dal basso risulta sublime. Notevole il respiro espressivo dell’interprete per una voce così equilibrata.
Passo al mio ultimo acquisto Blu ray di Hans Zimmer Live in Prague e alzo “un po’” il volume. Tutto cambia, i 72 talenti multiculturali sono tutti al servizio di quella musica riprodotta. La dinamica risulta quasi sconcertante, sono lì, davanti il palco e in mezzo alla gente. Il suono è limpido e veloce, l’intensità sonora di forte impatto e con i transienti di Pirati dei Caraibi da far indietreggiare di qualche metro dal fronte sonoro. Velocità allo stato puro. Lo strumento di Tina Guo sembra smaterializzarsi attraverso gli altoparlanti e in questo caso anche gli occhi si complimentano nel notare i lisci capelli dell’artista.
Che dire sarà il circuito, saranno i diffusori, sarà la componentistica utilizzata ma vi assicuro che non ve ne pentirete.
Vincenzo Basile"
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